Valerio Berruti. La giostra di Nina
Un progetto d’animazione cinematografica che dal disegno prende vita, trasformandosi in performance collettiva e partecipativa.
Si intitola La giostra di Nina il progetto cinematografico di Valerio Berruti composto da circa 3000 disegni realizzati a mano e uniti in sequenza fino a diventare fotogrammi di un video, ospitato nella video gallery del Museo.
I protagonisti sono Nina, una piccola giostraia costretta a lavorare dall’arcigno nonno e Geppo, un ragazzone dall’animo infantile che crea scompiglio tra i clienti della giostra di paese. La Giostra di Nina, al posto dei classici cavalli è composta da uccellini, simbolo di quotidianità e libertà, affiancato a protagonisti destinati a spiccare il volo.
La scultura monumentale del corto – con un diametro di 7 metri – è nella hall del Museo. Il pubblico – adulti e bambini – può salire sulla giostra e completare l’opera con una partecipazione attiva, sulle note della colonna sonora composta da Ludovico Einaudi. Perché, come spiega Berruti nel documentario che racconta il backstage: «Ho voluto creare una scultura che ospitasse i bambini, non solo che li rappresentasse. I bambini fanno parte di questo lavoro, come in una performance collettiva».
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